Pensiero
Il
pensiero pedagogico di Rodari affonda le radici nella sua intensa
esperienza di maestro e durante il periodo di insegnamento. Egli si
oppose alla rigidità della scuola tradizionale, al grigiore delle aule e
cercò di percorrere strade nuove stimolando la creatività dei bambini
raccontando loro storie fantasiose che non poggiavano su basi reali o di
buon senso. Rodari usava la tecnica del “binomio fantastico” che
consisteva nell’associazione casuale di due termini e nella costruzione
di una storia di raccordo tra loro. Uno degli elementi che caratterizzò
il pensiero di Rodari fu la giocosità dell’insegnamento. A questo
proposito Rodari scrisse un libro dedicato agli errori di ortografia
visti come potenzialità espressive e non come deprecabili peccati.
Nella
prefazione de “Il libro degli errori” leggiamo : “Per molti anni mi
sono occupato di errori di ortografia: prima da scolaro, poi da maestro,
poi da fabbricante di giocattoli, se mi è permesso di chiamare con
questo bel nome le mie precedenti raccolte di filastrocche e di
favolette. Talune di quelle filastrocche, per l’appunto dedicate agli
accenti sbagliati, ai “quori” malati, alle “zeta” abbandonate, sono
state raccolte-troppo onore ! – perfino nelle grammatiche. Questo vuol
dire, dopotutto, che l’idea di giocare con gli errori non era del tutto
eretica. Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può
imparare ridendo. Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque
continenti per colpa dell’ortografia, si otterrebbe una cascata da
sfruttare per la produzione dell’energia elettrica. Ma io trovo che
sarebbe un’energia troppo costosa. “ L’errore, dato da carenze o
distrazioni può originare nuovi e divertenti percorsi fantastici. Rodari
assegna un ruolo privilegiato alla fantasia e creatività come
potenziale educativo ( concetti espressi nella
“Grammatica della fantasia”). Spesso Rodari leggeva i propri scritti ai
ragazzi di una classe, attento a cogliere reazioni, commenti,
suggerimenti, risate e tenendo conto di eventuali critiche o modifiche
suggerite dai ragazzi stessi. Il bambino rodariano è degno di rispetto e
deve poter esprimere le proprie idee. La libertà di espressione deve
poggiare sull’autonomia nel costruire i valori basandosi anche
sull’aspetto etico.
Rodari
rifiuta l’educazione popolare delle piccole virtù sostenendo che i
bambini devono essere stimolati con situazioni reali e grandi virtù.
A
questo proposito riportiamo una filastrocca di Rodari che, riferendosi
alla favola di Esopo della formica e della cicala, esprime un
atteggiamento critico:
In sole cinque righe Rodari ci fornisce uno spunto di riflessione.
La
realtà per Gianni Rodari riveste una certa importanza e viene
analizzata, trasformata, guardata da diverse angolazioni. Il bambino,
posto di fronte alla realtà può sviluppare il senso critico. La scelta
pedagogica compiuta da Rodari fu in antitesi con il clima dell’epoca e
considerata come “pedagogia di rottura” (M. A. Ruggiero) volta a
ribaltare i canoni esistenti della letteratura melensa per l’infanzia.
Non dimentichiamo che negli anni ’50 il Pioniere diretto da Rodari
veniva bruciato in piazza. Durante il ’68 Rodari vive con
partecipazione la rivolta degli studenti riconoscendogli il merito di
aver messo in crisi una scuola di carattere autoritario. Rodari
condivise e sostenne l’importanza del dialogo tra studenti e relative
famiglie con le istituzioni scolastiche. Le riflessioni rodariane
riecheggiano oggi nell’attuale legislazione scolastica italiana. Al
paragrafo 2.2.1 della premessa ai “nuovi programmi per la scuola elementare” si parla della creatività come potenziale educativo.
da bambina ho letto i libri di Rodari e mi sono piaciuti moltissimo tanto che ancora oggi li rileggo. Sono libri adatti a tutte le età perché mettono in discussione i luoghi comuni e perciò aprono la mente.... ogni insegnante dovrebbe leggerli almeno una volta nella vita
RispondiEliminaConcordo con te! I libri di Rodari oltre ad essere simpatici sono anche un mezzo efficace per l'apprendimento linguistico. Vale davvero la pena leggerli. Grazie per il commento :)
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