martedì 17 dicembre 2013

I CALLIGRAMMI

Sapete cosa sono i calligrammi?

Il calligramma è un tipo di testo che associa l'immagine al soggetto del componimento.
Per esempio, se nella poesia si parla di un bambino, le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine del bambino.


Ve ne mostro uno...
 E' UN SIMPATICO ED INNOVATIVO MODO DI PROPORRE UNA POESIA PER I BAMBINI DELLE CLASSI QUARTA E QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA!

UNA POESIA PER NATALE!

A Gesù Bambino
di Umberto Saba
 La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

martedì 10 dicembre 2013

E' UN LIBRO!

È UN LIBRO” DI LANE SMITH
(RECENSIONE NON AUTORIZZATA)

Copertina del libro: È un libro - di Lane Smith
Premessa: questo è il mio primo post
su questo blog e voleva semplicemente essere un elogio ad un libro che ritengo splendido nella sua semplicità. 
Putroppo non sarà solo questo ma anche una piccola tirata d’orecchi per la casa editrice Italiana che lo distribuisce.

Fatta questa piccola ma doverosa premessa proseguiamo con il racconto/recensione.


Mi sono imbattuto in questo libro un giorno che con mia moglie e le mie bimbe eravamo andati in libreria.

Eravamo entrati per prendere loro
dei libri adatti alla loro età (la grande
quasi 7 anni e la piccola 2 e 1/2).

Sfogliando alcuni libri mia moglie
è scoppiata a ridere e ha sentenziato:
“Questo sei tu amore.” 
Incuriosito da quelle che ritenevo essere accuse di bassa lega, mi sono messo a sfogliare quello che pensavo essere semplicemente un libro per bambini ma che in realtà  altro non è che la precisa raffigurazione di ogni tecnofilo (chiunque sia dotato di un sano spirito di autocritica nonché di un po' di humor concorderà con me).

Non volendo comunque offendere nessuno, dirò semplicemente che (per quanto strano anche a me per primo possa apparire) ebbene sì, questa volta mia moglie aveva ragione!

Ora vi spiego il perché. questo libro parla di una scimmia, un asino e un topo. Ora non c'è che dire io in effetti sono proprio l'asino!

Potrei dilungarmi nel descrivervi il libro ma riuscirei solo a rovinarvelo! Ho pensato quindi di farvi vedere il trailer che la casa editrice che ha prodotto la versione originale (la Macmillan Children's) ha messo su YouTube:


Ora non potete che concordare con me che in effetti a volte siamo stati tutti (anche se solo un pochino) l'asino della situazione.

Finisco la recensione dicendo che io il libro l'ho acquistato immediatamente (anzi me lo son fatto regalare dalla moglie) e l'ho anche regalato a un mio amico che come me è dotato sia di senso dell'umorismo che di un sano spirito di autocritica!!!
Ora infatti fa bella mostra sia nella mia che nella sua libreria e son convinto che dovrebbe far parte della libreria di ogni tecnofilo (specie se con prole a seguito).




Alla prossima.

PER NON DIMENTICARE...

05/12/13


giovedì 5 dicembre 2013

Caccia al tesoro umana!

Vi presento un gioco di socializzazione/conoscenza da poter utilizzare nei periodi di accoglienza a scuola o anche in gruppi in fase di costituzione!

CACCIA AL TESORO UMANA

  1.  Trova due persone che utilizzano giochi on line.
  2. Trova due persone a cui piace il tuo stesso piatto preferito.
  3. Trova una persona che legge libri sull’ e-book.
  4. Trova tre persone che hanno il loro quaderno di matematica ordinato.
  5. Trova due persone che studiano in gruppo.
  6. Trova una persona che colleziona qualcosa.
  7. Trova due persone che praticano uno sport poco conosciuto.
  8. Trova una persona che almeno una volta ha fatto un viaggio fuori dall’Italia.
  9. Trova tre persone con cui parli poco e scambiatevi il numero di cellulare.
  10. Trova due persone che hanno già le chiavi di casa.

lunedì 2 dicembre 2013

Fantascuola e le sorprese del giardimo magico



Vi mostro un progetto realizzato attraverso la didattica per sfondo integratore!

DIDATTICA PER SFONDO INTEGRATORE

DURANTE UNA LEZIONE UNIVERSITARIA ABBIAMO AVUTO IL PIACERE DI RICEVERE UNA TESTIMONIANZA DI UN INSEGNANTE DELLA SCUOLA SCUOLA DELL'INFANZIA CHE CI HA PARLATO DELLA "DIDATTICA PER SFONDO INTEGRATORE" MOSTRANDOCI ANCHE UN PROGETTO PORTATO AVANTI DALLA SUA CLASSE. VI INVITO A LEGGERE DI COSA SI TRATTA...

Descrizione
La proposta metodologica dello sfondo integratore vede le sue prime formalizzazioni  negli anni '80, nell’ambito del lavoro di ricerca legato alla cattedra di Pedagogia Speciale dell’Università di Bologna coordinato da Andrea Canevaro e trova, grazie al contributo di Paolo Zanelli  (1) uno spazio tra gli strumenti organizzatori del lavoro educativo.
Lo sfondo offre la possibilità di dare vita ad un sistema di mediatori in grado di favorire un contesto complesso di apprendimento coevolutivo. 
I processi educativi sono complessi in quanto riflettono la complessità dello sviluppo degli individui. L’insegnante/ educatore ha il compito di costruire contesti che favoriscono lo sviluppo e la coevoluzione delle diverse originalità, in cui sia facilitata l’evidenziazione di pertinenze e connessioni tra momenti, attività, linguaggi, competenze, identità diverse. Lavorando in questa direzione può  facilitare l’autonoma autoorganizzazione dei bambini  e anche i processi di integrazione. 
Lo sfondo integratore si pone come strumento utile per la realizzazione di un rapporto di implicazione (ricorsiva) costruttiva fra organizzazione didattica e sviluppo dei processi evolutivi del bambino.
Paolo Zanelli ripuntualizzandone i presupposti di fondo  richiama l’idea di sfondo come organizzazione istituzionale e come struttura di connessione narrativa
 "Quando si parla di sfondo integratore si parla in primo luogo di uno sfondo istituzionale ( particolare organizzazione contestuale di spazi, tempi, mediazioni, regole di comunicazione) che favorisca l’autonoma organizzazione, da parte del bambino delle proprie strategie di costruzione del mondo, favorendo l’automotivazione e il vissuto di connessione spazio temporale. Da questo punto di vista lo sfondo appare come un contenitore, come una specie di cornice per la coevoluzione delle diverse identità" "..In quanto struttura narrativa , lo sfondo viene a coincidere con l’insieme di connotazioni, di significati particolari , condivisi dal gruppo classe e non generalizzabili che automotivano il lavoro dei bambini. Tali connotazioni mutano con lo svilupparsi della storia educativa. Sono perciò paragonabili a una narrazione , che viene costruita mentre viene vissuta e che collega nel tempo elementi diversi di realtà" (2)
Per sfondo integratore si intende dunque una struttura di connessione, tutto ciò che favorisce la costruzione delle attività didattiche, dei tempi, degli spazi come elementi connessi ( nel vissuto dei bambini)  che facilita il rilevamento di pertinenze. Lo sfondo integratore è uno strumento di calibrazione di processi didattici e la calibratura di tali processi avviene nel senso di una loro integrazione.


Finalità

Lo sfondo costituisce un quadro di riferimento per la costruzione di pertinenze fra bambini e fra bambini e insegnanti, si pone come ? elemento contenitore dei percorsi didattici, in quanto tale favorisce:
- la regia educativa degli insegnanti e la loro funzione facilitatrice attraverso la costruzione nell’ambiente di sostegni che favoriscono il processo di auoto-organizzazione cognitiva dei bambini 
- la costruzione di pertinenze e contribuisce alla creazione di un clima tale da consentire ai bambini di sperimentare  occasioni di perturbazione cognitivo-emotiva, senza disgregarsi;
- la connessione di esperienze favorendo lo sviluppo della capacità dei bambini di elaborare una strategia costruttiva di approccio al reale;
- la condivisione di vissuti e di un patrimonio simbolico ( sfondi semantico o narrativo)  che sostiene i processi di cooperazione.
La dialettica fra organizzazione di uno sfondo istituzionale e di sfondi semantici permette inoltre agli insegnanti di predisporre contesti di lavoro in cui i bambini possano autogestire  l’organizzazione del proprio apprendimento.
L’organizzazione da parte dell’adulto di uno sfondo integratore può facilitare l’autonoma autoorganizzazione dei bambini. (3) 

Modi di utilizzo
Nella proposta dello sfondo integratore gli insegnanti assumono un ruolo determinante, un ruolo di regia educativa. Questo ruolo è di fondamentale importanza poiché si regge su un accurato lavoro di osservazione, progettazione, elaborazione di strumenti congruenti, di costruzione di modalità di controllo.
Compito degli insegnanti è la predisposizione di scenari, l’introduzione di materiali significativi ( in relazione agli sfondi semantici) lo sforzo di alimentare la curiosità dei bambini.
Tutto questo richiede modalità di programmazione complesse che non selezionino il processo educativo in aree separate e non pongano gli obiettivi in una progressione rigida. Per questo si parla in relazione allo sfondo di programmazione evolutiva, una programmazione che si costruisce nel tempo, in maniera ricorsiva come complementarietà di ipotesi prodotte dagli insegnanti ( obiettivi, strategie, strumenti ) e di tracce evidenziate nell’osservazione dei bambini o di eventi occasionali.
Le ipotesi degli insegnanti rappresentano l’elemento selettore, che rende possibile non cadere nell’estemporaneità e improvvisazione. 
E’ importante non banalizzare la proposta dello sfondo, il rischio può essere quello di allestire situazioni in cui bambini sono destinatari passivi delle proposte degli insegnanti. Al contrario ciò su cui occorre lavorare è la strutturazione di uno sfondo complesso , che permetta di mettere in primo piano il bambino come soggetto di apprendimento. 
La progettazione didattica può essere intesa come una continua immaginazione delle trasformazioni evolutive del contesto educativo. Si tratta di dare vita ad un processo in cui le tracce lasciate dai bambini trovano rimandi nelle ipotesi progettuali degli insegnanti. Sono le tracce rilevate che permettono di ipotizzare trasformazioni di sfondo che rendono possibile introdurre situazioni evolutive.

Riferimenti bibliografici
Zanelli P., Uno sfondo per integrare. Esperienze di programmazione di situazioni educative, Cappelli Editore, 1986
Zanelli  P.( a cura di),  Una scuola uno sfondo. Sfondo integratore, organizzazione didattica e complessità,  Nicola Milano Editore, 1988
Severi V., Zanelli P., Educazione, complessità e autonomia dei bambini, La nuova Italia, 1990